Piedimonte Matese è il più popoloso centro dell’Alto casertano con i suoi oltre 10.000 abitanti, adagiato ad una altezza media di 170 m s.l.m. ai piedi della catena montuosa del Matese, la più alta della Campania. Il fiume Torano, originato dal lago del Matese a 1041 m s.l.m., sgorga nella parte alta dell’abitato e dopo 11 km si immette nel Volturno. Grazie ad esso in Piedimonte sono fiorite nei secoli fabbriche di lana, canapa e carta, ma nel 1963 è stato incanalato nell’acquedotto campano. Famoso è stato l’opificio dell’imprenditore svizzero Giovan Giacomo Egg per la filatura meccanica e la tessitura a mano.
La più antica documentazione di questa città risale al 977 anche se il suo territorio è stato abitato sin dall’età neolitica di cui sono testimonianza le mura megalitiche e i ritrovamenti sannitici di Monte Cila. Il primo sviluppo urbanistico si concentrò nel borgo di San Giovanni sorto attorno alla chiesa medievale omonima che presenta un portale ogivale in stile gotico. Un esempio di dimora medievale è rappresentato dal palazzo De Forma con le sue bifore trecentesche. Ai piedi del borgo, poi, l’antico castello edificato probabilmente nell’XI secolo a guardia dell’abitato e della estesa pianura sottostante. Tale fortificazione subì ingrandimenti nel 1300 ma dal 1701 fu trasformato nell’attuale palazzo ducale dai duchi Gaetani dell’Aquila d’Aragona. Gli appartamenti storici della dimora si ripartiscono tra il salone dei quadri, la sala d’armi, il salotto, il grande tinello, l’alcova e altri ambienti. Il grande cortile di accesso ha al suo centro l’importante Fontana delle aquile in travertino e una scala a doppia rampa che immette in un ampio porticato.
Nelle immediate vicinanze del palazzo si erge maestosa la basilica di Santa Maria Maggiore, che funge da chiesa madre della città per le sue dimensioni e per le reliquie di San Marcellino, protettore di Piedimonte. Questa città, tuttavia, conserva una serie innumerevole di edifici sacri e conventi come – solo per fare qualche esempio – la trecentesca chiesa di Santa Maria Occorrevole nella cui abside è affrescato un Cristo Pantocratore; la quattrocentesca chiesa di San Biagio al cui interno si può osservare un interessantissimo ciclo di affreschi tardogotici; la chiesa di San Tommaso d’Aquino annessa al convento domenicano; la chiesa barocca di San Salvatore edificata su disegno dell’architetto Cosimo Fanzago; infine la superba chiesa dell’Annunziata nel quartiere di Vallata.
Lo sviluppo ottocentesco, poi, è espresso in piazza Roma con bellissimi edifici come il palazzo Merolla, la cassa armonica, la fontana del cigno.
Piedimonte può vantare, infine, anche il museo civico “Raffaele Marrocco” con una importante collezione archeologica di epoca sannitica e romana, un lapidario, una collezione civica con tele, spartiti musicali, busti, le famose ceramiche di Cerreto Sannita e cimeli di epoca risorgimentale.