La città di Caiazzo si erge a 200 metri s.l.m. adagiata su una piccola collina e si affaccia sulla valle del Medio Volturno. Il comune, che comprende anche le frazioni di Ss. Giovanni e Paolo e di Cesarano, si estende su una superficie di 37 km². Il suo territorio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano numerosi ritrovamenti oltre alle mura megalitiche costruite dagli osco-sanniti nel IV secolo a.C. Sotto il dominio dei Longobardi divenne sede di un gastaldato e successivamente fu elevata a contea.
Al IX secolo risale il castello che successivamente ospitò personaggi storici di grande rilievo come l’imperatore Federico II insieme con il logoteta Pier della Vigna, re Alfonso d’Aragona con l’amante Lucrezia d’Alagno. Caiazzo fu poi feudo di nobili casate come i Sanseverino, i de Capua e infine i Corsi di Firenze. Il suo territorio, con i sui boschi e colline, fu scelto per le battute di caccia da re Carlo di Borbone, e poi da suo figlio Ferdinando IV, e fu perciò istituita la Riserva reale di Monte Grande. Vide anche combattersi una delle più importanti battaglie risorgimentali tra le truppe garibaldine e le truppe regie guidate direttamente dai fratelli di re Francesco II di Borbone, i principi Luigi e Alfonso. Passeggiando nel centro storico di Caiazzo si può notare l’impianto medievale, stratificato su quello romano-sannita con il suo decumano che taglia la città in due e a cui sono collegati in perpendicolare numerosi e caratteristici vicoli con chiese e palazzi medievali, con i bellissimi portali catalani del periodo rinascimentale e stucchi barocchi. Il territorio caiatino ha anche una particolare vocazione olivicola e vitivinicola e, per tale motivo, ha aderito sia all’Associazione Città del Vino che all’Associazione Città dell’Olio, grazie alla produzione di
vini ad indicazione geografica, come il Pallagrello da un lato, e dell’oliva caiazzana dall’altro.